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Monte Chaberton (3130)

12-13.08.2013

 

Amici del Leader: Il Leader e il cugino Andrea

Partenza Clavière
Itinerario Si raggiunge Clavière (1760) con la SS24 del Monginevro; appena passata la dogana francese si svolta a destra e si lascia la macchina nel parcheggio dei camper e si prende il sentiero segnato da un vistoso cartelli di legno (3h 30')
Ritorno Stesso percorso

 

Raggiungiamo Cesana Torinese, direzione Monginevro, e scorgiamo il nostro obiettivo...
 
 
...il forte dello Chaberton, le cui otto torrette di artiglieria sono visibili da parecchia distanza
 
 
Giunti a Clavière lasciamo la macchina e cominciamo la nostra escursione
 
 
Prendiamo la carrozzabile che costeggia il torrente Rio Secco
 
 
Poi il paesaggio si apre nello splendido Vallone des Baisses
 
 
Attraversiamo il greto del fiume tenendoci sulla sinistra la stazione della funivia per il Col de l'Alpet
 
 
Da qui si punta decisi a destra, dove inizia la salita vera e propria per la Batteria Alta
 
 
Passiamo per quello che resta del Rifugio Sette Fontane (2250), distrutto da una slavina nel 2009
 
 
Il sentiero sale rapidamente senza mollare un attimo
 
 
Raggiungiamo la cresta che incrocia la carrozzabile da Fenils, lato italiano...
 
 
...e ci troviamo al cospetto della ripida salita dello Chaberton
 
 
Residuati bellici sul nostro percorso
 
 
Prendiamo quota rapidamente
 
 
Il fondo comincia a diventare friabile
 
 
Un cippo ci ricorda la distanza percorsa
 
 
Superiamo le vecchie barriere di filo spinato...
 
 
...muti testimoni di cruente battaglie
 
 
I tornanti salgono con pendenza costante verso quota 3000
 
 
Ultimi baluardi difensivi...
 
 
...ed ecco comparire le torrette del Forte
 
 
La strada passa per la vecchia caserma truppe...
 
 
...e si inerpica nuovamente sul fianco della montagna
 
 
Il tratto finale è letteralmente aggrappato al dirupo
 
 
Ci siamo! Ecco la leggendaria batteria dello Chaberton
 
 
Un manifesto ci ricorda il forte ai suoi tempi d'oro...
 
 
...prima che le terribili cannonate francesi lo ridussero alle condizioni odierne
 
 
La terza e la sesta torre subirono i danni maggiori
 
 
Sul piazzale si erge solitario il pennone che portava la bandiera
 
 
Otto torri...otto guardiani di pietra...
 
 
...gioielli d'artiglieria di inizio '900
 
 
Con i suoi 3130m è stato il forte più alto d'Europa...
 
 
...temuto dai francesi...inespugnabile secondo gli italiani...
 
 
...ma si sbagliavano...bastò una giornata a distruggere questa sicurezza...
 
 
Neanche la stazione della teleferica scampò agli obici transalpini
 
 
Oltre 3 km di cavi la collegavano a valle
 
 
Dopo aver ammirato il panorama dal piazzale ci spostiamo allo spalto superiore
 
 
Il Forte delle Nuvole...così è chiamato lo Chaberton...
 
 
...non possiamo che essere d'accordo...siamo in cielo...
 
 
...da qui si domina il paesaggio a 360 gradi
 
 
Anche quassù qualche memoria di eventi bellici
 
 
Bene...ora non ci resta che esplorare l'interno...
 
 
Partiamo dal corridoio a piano terra...
 
 
...un metro e mezzo di neve occupa la via
 
 
Arriviamo alla base delle torrette d'artiglieria
 
 
Le scale a chiocciola che conducevano in cima sono state rimosse
 
 
Passiamo il locale generatore e lo spaccio truppe...
 
 
...diretti verso gli alloggi ufficiali e le toilette, ormai fatiscenti
 
 
Il freddo si fa sentire...una cassa di munizioni fa capolino dalla sua gelida prigione
 
 
Uno scivolo di ghiaccio porta al piano inferiore...proviamo a scendere...
 
 
I dieci gradi sottozero costanti rendono l'impresa difficile...
 
 
...e decidiamo di non osare oltre e torniamo indietro...stanchi morti...ma soddisfatti
 
 
La luce del tramonto colora il rudere, che conserva intatto il suo fascino
 
 
Montiamo la tenda...stanotte dormiremo qui...
 
 
Ci godiamo da quassù uno splendido imbrunire...
 
 
...e il crepuscolo arriva baciato dal solo rumore del vento
 
 
La mattina ci svegliamo di buon ora e cominciamo la discesa
 
 
Giornata splendida...salutiamo lo Chaberton, ma è solo un arrivederci...
 
 
Incrociamo parecchia gente che sale...
 
 
...e torniamo alla base con nel cuore un'escursione fantastica...
 
 

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